Segni e Impronta

Counselling

COUNSELING A SCUOLA
PROGETTO PILOTA Scuola secondaria Aicardi Finale Ligure

Counseling
E’ sinonimo di relazione d’aiuto, con un percorso di counseling è possibile migliorare la qualità della comunicazione tra individui, risolvere conflitti personali, superare incomprensioni vivendo cosi in maniera consapevole e costruttiva le relazioni. Il mondo relazionale è una piacevole palestra di crescita.

Il Counselor
E’ esperto nella facilitazione al superamento di disagi relazionali ed emotivi; innanzitutto ascolta. E’ un professionista in grado di guidare il processo della comunicazione; opera per la promozione del benessere e la prevenzione dei disagi; ha specifiche capacità di accoglienza delle emozioni; guida verso l’assunzione di responsabilità e la possibilità di un nuovo apprendimento emotivo.

Modalita’ operative
In questo percorso pilota, il Counselor si pone da ascoltatore in uno spazio “contenitore”in cui mette al centro gli Studenti riconoscendoli come individui capaci, e li riporta alle proprie responsabilità.
Il Counselor lavora sulle esperienze vissute dei ragazzi rielaborando con loro comportamenti, malumori, emozioni, desideri e aspirazioni.

Incontri in classe con il Counselor
Durante i singoli interventi si darà spazio alla manifestazione dei singoli: nei loro limiti e nelle loro risorse, si accoglieranno disagi, insofferenze, possibili prevaricazioni, problemi nelle dinamiche relazionali nel gruppo. Tutto il percorso avviene in assenza di giudizio e non vengono immesse ricette di risoluzioni preconfezionate, il Counselor si pone come facilitatore offrendo strumenti per destrutturare, far rispecchiare e rielaborare sentire e vissuti, con l’obiettivo di portare benessere e stabilire o ristabilire un clima favorevole all’apprendimento.
Negli incontri si farà affidamento al desiderio dei ragazzi di capire tutto ciò che accade intorno e dentro di loro, e la volontà di cambiamento; questo potrà avvenire portando in superficie le risorse individuali utili a tale scopo; si conterà sulle capacità di valutare se stessi applicando il criterio della propria evoluzione;
Il Counselor mette in campo gli strumenti perché il processa avvenga; si può prevedere un cambiamento o una crescita personale o di gruppo qualora si fornisca il clima propizio.

Ricaduta del Progetto sulle classi
I metodi e gli strumenti del counseling assimilati dai ragazzi, verranno condivisi e sperimentati anche dai Docenti. Mantenendo nel tempo un rapporto di rispetto reciproco tra Studenti e Insegnanti, verrà a crearsi un clima di rispetto che terrà conto delle persone singole nella loro individualità, che comprenderà le esigenze del gruppo di studio, Insegnante compreso, le relative opinioni e gli atteggiamenti che potranno diventare spunto per un’ esperienza educativa.
Sarà piacevole frequentare la scuola e si avvierà un vero percorso di crescita autentica fatta di sapere ed essere. L’Insegnante, così come il Counselor, si pone come membro di un gruppo di apprendimento più che come un’autorità; alla fine del percorso il Docente riconoscerà che il processo d’apprendimento è responsabilità e merito dell’intero gruppo. Il presupposto è che nessuno può insegnare ad un’altra persona direttamente ma può facilitare e accompagnare il processo di apprendimento.
In quest’ottica l’Insegnante potrà mettere a disposizione le risorse necessarie all’apprendimento, con la fiducia che saranno utili ai Ragazzi perché risponderanno ai loro bisogni. Avrà fiducia nelle capacità dello Studente di valutare i propri progressi in relazione agli scopi che egli si pone in quel determinato momento. D’altro canto lo Studente è consapevole che nell’atmosfera che ha contribuito a creare avrà luogo un apprendimento che sarà significativo a livello personale e alimenterà anche lo sviluppo globale, oltre alle conoscenze apprese in un determinato campo del sapere.

Lavoro in team
La modalità operativa esposta permette di sviluppare, con l’intenzione di risolvere, qualunque problematica legata alle dinamiche relazionali ( episodi di bullismo, mancanza di rispetto, violenza tra generi, eccessi, dipendenze…).Uno degli aspetti fondamentali del processo è il colloquio preliminare con il gruppo insegnanti in cui è necessario che vengano manifestate tutte le difficoltà, gli stati di frustrazione, le problematiche specifiche della classe, con la consapevolezza di essere in uno spazio protetto e riservato. Partendo da questa prima fase il Counselor si pone da ponte tra il vissuto espresso degli Insegnanti e quello che via via si manifesterà durante il lavoro con i Ragazzi. Saranno altrettanto importanti momenti di scambio con i Docenti durante il processo per monitorare eventuali cambiamenti positivi o difficoltà.

Azioni
Gli incontri con i ragazzi si svolgeranno in modalità laboratoriale in uno spazio protetto, riservato e sgombro di arredi; il servizio di Sportello si pone come uno spazio di ascolto attivo, volto sia a facilitare e trasformare situazioni di disagio temporaneo, sia ad attivare risorse personali; la proposta viene offerta sia ai Docenti che alle Famiglie . Si ritiene vincolante la presenza di due esperti per ogni incontro laboratoriale con le classi.

SEMINARIO RESIDENZIALE NOVEMBRE 2019
“IL BAMBINO INTERIORE…Il Bambino che ti risuona dentro”
Sabato 23 e Domenica 24 Novembre 2019
Rilascio a fine corso attestato di frequenza e crediti formativi.

Frequentando da Counselor-Atelierista nidi ed asili, mi sono ritrovata più volte, a ricevere confidenze da parte dalle educatrici su come e quanto rimanessero coinvolte in vicende dolorose di alcuni bambini, o in episodi estemporanei di emozioni forti come pianti disperati, grandi arrabbiature o forti timori.
Ascoltando questi vissuti ho compreso che le reazioni dei bambini nel vivere quotidiano, sollecitavano nelle educatrici lontani vissuti, magari sbiaditi alla memoria, ma ancora attivi a livello più profondo.
L’arrivo di figli, o quando lavoriamo con i bambini, spesso fa risvegliare il nostro bambino, il bambino che siamo stati e il relativo vissuto, quel Bambino Interiore che magari in qualche modo avevamo assopito.
Se non abbiamo visto e risolto i dolori o le mancanze che abbiamo vissuto da bambini, andiamo incontro ai nostri figli, o ai bambini in genere, con un bambino ferito dentro e non siamo in grado di sostenere ed accogliere quel figlio o quel bambino con serenità.
Di conseguenza quello che succede a molti insegnanti e genitori, è di sentire molto stress e fatica in famiglia o nel lavoro.
I bambini ti mettono costantemente in contatto con tutti gli aspetti del nostro essere umani, dalle gioie più pure alle paure più profonde, perché loro, i bambini, sono permeabili a tutto e si lasciano attraversare, aperti, da tutti i movimenti della vita.
In questo incontro, approfondiremo i principi fondamentali per lo sviluppo di un bambino sano, sicuro e felice, che possono essere applicati anche al Bambino Interiore che abita ogni adulto, un bambino spesso ancora legato e condizionato dalla primarie ferite emotive.

Seminario esperienziale

Vuoi conoscereChi Sei?”

Fai attenzione a come pensi e come parli, perche’ puo’ trasformarsi nella profezia della tua vita”  .                                                                   San Francesco d’Assisi.

Il laboratorio ha la volonta’ di accompagnarti a consapevolizzare le principali credenze limitanti (pregiudizi, convinzioni), su di te e sulla vita, che ti hanno condizionato da quando eri bambino/a e che ti sei creato durante l’eta’ adulta, al fine di riconoscere la “maschera” che ostacola il tuo vero Essere per decidere cosa farne da oggi in poi.

Ti saranno proposti esercizi per farti rendere conto delle parole che utilizzi particolarmente e del loro potere creativo/condizionante, cosi come delle tue idee e convinzioni.

Potrai osservare la tua vita da una prospettiva distaccata per notare quanto tutto questo influenzi in modo concreto le tue decisioni.

La seconda parte del laboratorio ha l’obiettivo di farti provare l’esperienza

di te stesso senza la “maschera”, contattando La parte di Te oltre la mente giudicante, la tua vera EssenzaVuoi liberarti finalmente da cio’ che non seie conoscere Chi Sei?

Quando scoprirai chi sei, riderai di cio’ che credevi di essere” Buddha

Il seminario esperienziale si terra’ presso la meravigliosa e rilassante atmosfera del B&B Segni e Impronta, via per Calizzano 35 – Finale Ligure

Sabato 26 Gennaio 9:00 – 13:00 / 14:30 – 18:00

Domenica 27 Gennaio 9:00 –13:00

 

Ogni vita racchiude una ricchezza nascosta, un vissuto che è un patrimonio unico e originale, assolutamente irripetibile. Anche la tua! Valorizza il tuo tesoro, imparando a raccontarlo perché non sia dimenticato ma rivalutato. Il laboratorio “ARTE-BIOGRAFIA DELLA TUA VITA” si rivolge a tutti e non richiede particolari competenze. Non è necessario essere esperti di scrittura, e neppure coltivare il desiderio di diventare scrittori di professione. Gli incontri vogliono solo dare l’opportunità di scrivere l’autobiografia per raccontarsi, ascoltarsi, rivedere la propria vita da una nuova prospettiva, chiarirsi, alleggerirsi, perdonare. Le tecniche e gli esercizi che verranno suggeriti rappresentano infatti il primo passo per avvicinarsi alla scrittura autobiografica, un approccio non specialistico fondato prima di tutto sul voler riprendere i fili del proprio vissuto per tesserli in una nuova visione. Una visione in grado di chiarire il passato ma, anche e soprattutto, di interpretare il presente e riprogettare il futuro in un’ottica di maggiore consapevolezza.
Durante gli incontri verranno proposti anche differenti stimoli artistici con lo scopo di riconoscere ed esprimere meglio il tuo vissuto:
– dipingere le emozioni che si presentano nel cammino
– disegnare i propri archetipi (albero della vita, il saggio/spirito guida che c’è in noi,…)
– modellare con la creta la propria parte istintiva: l’animale che ti appartiene
– rivisitazione delle proprie foto della vita
– tecniche di rilassamento e immaginazione creativa
– esercizi volti a stimolare la memoria attraverso i sensi: odori, sapori, suoni e rumori.
Ogni incontro offre la possibilità di condividere col gruppo (e su richiesta individualmente) il tuo vissuto con l’accompagnamento delle tecniche di ascolto di counseling, in un’atmosfera senza giudizio, rielaborando il punto di vista della tua vita col filtro del tempo, per scoprire aspetti di te stesso sui quali non hai mai riflettuto abbastanza e che potrebbero influire in modo costruttivo sul presente.

Ti proponiamo, da settembre a dicembre, 10 incontri per riappropriarti della tua storia personale attraverso la scrittura e l’espressione artistica.

“Fermarsi e scrivere, o esprimersi artisticamente,
è come mettere in ordine dentro di te;
aprire le finestre e guardare ciò che prima non avevi visto;
accendere la luce in stanze buie; lasciare che l’anima ti parli… connetterti con te stesso e con l’Universo come in un tutt’Uno”.

Sabato 12 Marzo
WORKSHOP DI COUNSELING
SULLA RELAZIONE
MADRE – FIGLIA
La relazione madre-figlia, o genitore-figlio, è per chiunque di importanza fondamentale nella propria vita. I genitori sono colonne e sponde per la propria crescita, radici, culla emotiva, così come anche uno specchio per conoscersi. Mentre un figlio non è una proprietà o una continuazione della vita del genitore, ma un’anima con la sua individualità e con un cammino personale da compiere.
Troppo spesso capita che ci siano delle difficoltà nella relazione, sia da parte della madre che della figlia, come incomprensioni, condizionamenti o semplicemente un affetto non espresso.
L’obiettivo di questo laboratorio è quello di accompagnarti a riconoscere i blocchi emotivi che, dentro di te, limitano la libera espressione nella relazione, cercando di definire emozioni, come per esempio rabbia o rancori, consapevolizzando le differenze di pensieri, i condizionamenti e le proiezioni, per potertene liberare come pesi inutili. Assumendoti le responsabilità su quello che puoi fare, è possibile lasciar sbocciare un nuovo equilibrio interiore che si rifletta in un punto d’incontro più costruttivo con l’altro, scoprendo la possibilità di respirare una fresca aria di pace e rispetto e poter offrire liberamente i preziosi doni dell’Amore e dell’ accettazione senza condizioni.
Il laboratorio è aperto a (madri, padri, figlio, figlia) chiunque senta la necessità di rielaborare le difficoltà che vive nella relazione col genitore o con i figli, partecipando sia individualmente sia insieme. Gli effetti del lavoro dentro di sé possono portare evoluzioni anche nella relazione, nonostante la persona in questione non sia presente.

Per info e iscrizioni contattare gli organizzatori e facilitatori del seminario:
Donatella Ciammola
Diplomata presso l’Associazione Aletheia di Firenze con indirizzo gestaltico-umanistico-transpersonale, opera come Counselor (individuale, di coppia, di gruppo e scolastico), iscritta alla REICO, Formatore per educatori prima infanzia, animatori, operatori del sociale, Interior Designer e progettista di complementi d’interni.
Cell. 338 3337967 – info@segnieimpronta.com
Luigi Lai
Diplomato presso l’ A.S.P.I.C. di Genova con indirizzo Gestalt integrato nel 2007, iscritto alla REICO, opera come Counselor (individuale, di coppia, di gruppo e scolastico), Educatore e Animatore, Formatore aziendale, Insegnante di Yoga per bambini e adulti, Master Reiki, viaggiatore e scrittore.
Cell. 338 2229698 – anam.1@libero.it

Orari: 9,30-13,00 pausa pranzo 14,30-19,00
In sede Val Maremola Piazza Umberto I, Tovo San Giacomo

L’atelierista è una figura nuova rispetto alla pedagogia tradizionale, che nasce e si sviluppa nei nidi e nelle scuole dell’infanzia. Insieme ad educatori, insegnanti ed altre figure professionali l’atelierista è chiamato a collaborare per l’attuazione del progetto educativo, utilizzando strumenti e linguaggi dell’arte, sostenendo un metodo di apprendimento basato sulla ricerca, la pratica e la soggettività.

I principi intorno ai quali si articola il metodo di lavoro dell’atelierista sono molti. In prima analisi l’atelierista sostiene il piacere dell’apprendere, del conoscere  e del capire di ogni bambino, chiamato ad agire da solo o in gruppo.

L’atelierista basa il suo lavoro su un’idea di cultura che anziché separare, raccorda, relaziona, connette i modi, le qualità e gli spazi degli incontri e dell’esperienza dei bambini con la multiforme natura della realtà fisica e sociale, sostenendo la necessità e il diritto del bambino di sentirsi intero e quindi felice.

In atelier si cerca di dare voce ai “cento linguaggi del bambino”: cento modi di approcciarsi alla realtà, cento modi di pensarla, di stupirsi di essa, di investigarla. Linguaggi che hanno il potere di generare altri linguaggi, altre azioni, altre logiche e altre potenzialità creative. In questo senso l’atelier è lo spazio in cui questi linguaggi trovano la possibilità di espressione con la libertà di indagare, provare, sbagliare, correggere. È compito dell’atelierista guidare i bambini in questo percorso avendo cura di rispettare i tempi del bambino, che per “capire” ha bisogno di pensare, elaborare una teoria personale che dia senso alle cose della vita, di attuarla e sperimentarla.